Alcuni giorni fa, in occasione dei 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, Sergio Castellitto ha letto in Senato un passaggio dei Promessi Sposi (conclusione, cap.28), in cui Manzoni fa un'interessante digressione sulla natura umana, che mi sembra sempre molto attuale e che vorrei condividere con tutti voi, lasciandone traccia in questi Appunti.
Ne approfitto per augurare a tutti i miei lettori un 2024 pieno di curiosità, di musica, di salute e di energia per affrontare le sfide che si presenteranno o che noi stessi ci sceglieremo.
Buona lettura!
L'uomo, fin che sta in questo mondo, è un infermo che si trova sur un letto scomodo piú o meno, e vede intorno a sé altri letti, ben rifatti al di fuori, piani, a livello: e si figura che ci si deve star benone. Ma se gli riesce di cambiare, appena s'è accomodato nel nuovo, comincia, pigiando, a sentire qui una lisca che lo punge, lí un bernoccolo che lo preme: siamo in somma, a un di presso, alla storia di prima. E per questo, soggiunge l'anonimo, si dovrebbe pensare piú a far bene, che a star bene: e cosí si finirebbe anche a star meglio.
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