Altro regalo firmato Radio 1.
Per un portiere, queste parole non possono non emozionare.
Buona lettura
Dei giochi praticati a Cambridge,
il calcio è rimasto per me un terreno spazzato dal vento nel mezzo di un
periodo piuttosto confuso. Stravedevo per il ruolo di portiere.
In Russia e nei
paesi latini quella nobile arte è sempre stata circondata da un'aura di particolare
fascino. Appartato, solitario,impassibile, il portiere fuoriclasse è seguito per
strada da ragazzini estasiati. Oggetto di eccitata adulazione, si trova a competere
con il matador e con l'asso dell'aeronautica. La maglia, il berretto a visiera,
le ginocchiere, i guanti che gli spuntano dalla tasca dei pantaloncini lo distinguono
dal resto della squadra.
È l'aquila solitaria, l'uomo del mistero, il difensore
estremo. I fotografi, piegando con reverenza un ginocchio, gli scattano un'istantanea
nell'attimo in cui lui si tuffa davanti alla porta deviando con la punta delle
dita un fulmineo tiro rasoterra, e lo stadio ruggisce d'approvazione mentre lui
resta lungo disteso per qualche istante nel punto in cui è caduto, la porta
ancora inviolata.