Schema di decreto ministeriale
recante le linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di
impatto ambientale dei progetti di competenza delle Regioni e delle Province
autonome
L’8 gennaio 2015, il Ministero dell’ambiente ha
trasmesso al Senato lo schema di DM riguardante le Linee guida per verifica di
assoggettabilità alla VIA per i progetti di competenza delle Regioni e delle
Province (allegato IV alla parte seconda del decreto legislativo n. 152 del
2006).
Le Linee Guida sono finalizzate al superamento
delle procedure di infrazione della Commissione Europea 2009/2086 e 2013/2170,
avviate per non conformità delle disposizioni nazionali alla direttiva VIA
2011/92/UE.
Lo schema è stato assegnato alla 13° Commissione
territorio, ambiente e beni ambientali, che dovrà dare un parere entro il 3
febbraio 2015.
Le Linee Guida verranno applicate anche ai
procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del DM.
In sintesi, le Linee Guida prevedono che le
attuali soglie di assoggettabilità riportate all’Allegato IV Parte Seconda del
dlgs 152/06 siano ridotte del 50% nei casi in cui i progetti soddisfino uno o
più ulteriori criteri che
servono ad integrano quelli tecnico-dimensionali e di localizzazione geografica
inizialmente utilizzati per la fissazione delle suddette soglie.
La riduzione delle soglie nei casi previsti
dagli ulteriori criteri, consente di adattare l’assoggettabilità al fine di
considerare la sussistenza e l’effettiva incidenza di condizioni che non erano
considerate dal meccanismo di fissazione delle soglie esistenti.
I criteri da considerare al fine di ridurre del
50% le soglie di assoggettabilità sono:
1. Caratteristiche
dei progetti:
§ Cumulo con altri progetti;
§ Rischio di incidenti, per quanto riguarda, in
particolare, le sostanze o le tecnologie utilizzate.
2. Localizzazione
dei progetti
Deve
essere considerata la sensibilità ambientale delle aree geografiche che possono
risentire dell’impatto dei progetti, tenendo conto, in particolare:
§ Della capacità di carico dell’ambiente naturale,
con particolare attenzione alle seguenti zone:
a.
Zone
umide;
b.
Zone
costiere;
c.
Zone
montuose e forestali;
d.
Riserve
e parchi naturali;
e.
Zone
classificate o protette ai sensi della normativa nazionale; zone protette
speciali designate in base alle direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE;
f.
Zone
nelle quali gli standard di qualità ambientale fissati dalla legislazione
comunitaria sono già stati superati;
g.
Zone a
forte densità demografica;
h.
Zone di
importanza storica, culturale, archeologica.
Le Linee Guida definiscono e descrivono in
maniera dettagliata ognuno dei suddetti criteri, e anche le procedure
amministrative che Regioni e province dovranno seguire per recepire le
modifiche.
Le presenti Linee Guida arrivano, tra l’altro,
in un momento di forti cambiamenti dal punto di vista delle competenze
autorizzative su tematiche ambientali-energetiche: la riforma del Titolo V parte
II della Costituzione prevede infatti il ritorno allo Stato di larga parte
delle competenze nei settori ambiente ed energia che sono attualmente materia
concorrente con le Regioni.
Di seguito il link al sito del Senato dal quale scaricare lo schema di decreto:
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/845606.pdf
Di seguito il link al sito del Senato dal quale scaricare lo schema di decreto:
http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/845606.pdf
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