martedì 3 febbraio 2015

Novità in arrivo riguardo all'assoggettabilità alla VIA per progetti di competenza regionale


Schema di decreto ministeriale recante le linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle Regioni e delle Province autonome


L’8 gennaio 2015, il Ministero dell’ambiente ha trasmesso al Senato lo schema di DM riguardante le Linee guida per verifica di assoggettabilità alla VIA per i progetti di competenza delle Regioni e delle Province (allegato IV alla parte seconda del decreto legislativo n. 152 del 2006).
Le Linee Guida sono finalizzate al superamento delle procedure di infrazione della Commissione Europea 2009/2086 e 2013/2170, avviate per non conformità delle disposizioni nazionali alla direttiva VIA 2011/92/UE.

Lo schema è stato assegnato alla 13° Commissione territorio, ambiente e beni ambientali, che dovrà dare un parere entro il 3 febbraio 2015.
Le Linee Guida verranno applicate anche ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore del DM.

In sintesi, le Linee Guida prevedono che le attuali soglie di assoggettabilità riportate all’Allegato IV Parte Seconda del dlgs 152/06 siano ridotte del 50% nei casi in cui i progetti soddisfino uno o più ulteriori criteri che servono ad integrano quelli tecnico-dimensionali e di localizzazione geografica inizialmente utilizzati per la fissazione delle suddette soglie.
La riduzione delle soglie nei casi previsti dagli ulteriori criteri, consente di adattare l’assoggettabilità al fine di considerare la sussistenza e l’effettiva incidenza di condizioni che non erano considerate dal meccanismo di fissazione delle soglie esistenti.
I criteri da considerare al fine di ridurre del 50% le soglie di assoggettabilità sono:
 1. Caratteristiche dei progetti:
§  Cumulo con altri progetti;
§  Rischio di incidenti, per quanto riguarda, in particolare, le sostanze o le tecnologie utilizzate.

        2.  Localizzazione dei progetti
Deve essere considerata la sensibilità ambientale delle aree geografiche che possono risentire dell’impatto dei progetti, tenendo conto, in particolare:

§  Della capacità di carico dell’ambiente naturale, con particolare attenzione alle seguenti zone:
a.              Zone umide;
b.              Zone costiere;
c.               Zone montuose e forestali;
d.              Riserve e parchi naturali;
e.               Zone classificate o protette ai sensi della normativa nazionale; zone protette speciali designate in base alle direttive 2009/147/CE e 92/43/CEE;
f.                Zone nelle quali gli standard di qualità ambientale fissati dalla legislazione comunitaria sono già stati superati;
g.               Zone a forte densità demografica;
h.              Zone di importanza storica, culturale, archeologica.

Le Linee Guida definiscono e descrivono in maniera dettagliata ognuno dei suddetti criteri, e anche le procedure amministrative che Regioni e province dovranno seguire per recepire le modifiche.

Le presenti Linee Guida arrivano, tra l’altro, in un momento di forti cambiamenti dal punto di vista delle competenze autorizzative su tematiche ambientali-energetiche: la riforma del Titolo V parte II della Costituzione prevede infatti il ritorno allo Stato di larga parte delle competenze nei settori ambiente ed energia che sono attualmente materia concorrente con le Regioni.

Di seguito il link al sito del Senato dal quale scaricare lo schema di decreto:

http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/845606.pdf


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