lunedì 14 febbraio 2011

Versi di Peppino Impastato. Mai pensato il carnevale da questo punto di vista.

Ripropongo qui una poesia di Peppino Impastato sul carnevale che avevo già pubblicato su fb. Ieri passeggiando ho visto molti bimbi in maschera, e così mi è tornata in mente. 
Buona lettura.


Oggi si butta giù
la maschera, mascherandosi.
Il carnevale
è una festa davvero strana:
si vince l'ipocrisia
erigendole un monumento mascherato.
Stasera voglio tagliuzzare ogni mio sentimento
in mille coriandoli colorati.
Poi li getterò nella calca dei convenuti
per allietare le loro danze.

1 commento:

  1. la caleidoscopica società odierna è una sorta di carnevale costante: bisogna sempre fingere altro, bisogna prendere i propri sentimenti, tagliuzzarli e gettarli sugli altri, affinchè possano capirti, devi farne un pezzo via sms, un pezzo su facebook, un pezzo su twitter, un pezzo su msn. L'ipocrisia la fa da padrona, domina i nostri comportamenti (a lezione, a scuola, col datore di lavoro(magari!) con la famiglia, con gli amici) la maschera dobbiamo sempre indossarla, dobbiamo sempre cambiarla in funzione di chi ci troviamo davanti... e come dice Celia: http://www.youtube.com/watch?v=lArGoRhFr4E

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