giovedì 25 luglio 2013

Brevissimo brano da "Sostiene Pereira"

Ho appena finito di leggere "Sostiene Pereira".
Lo so, forse sembra strano ma non lo avevo ancora letto. Ma finalmente l'ho fatto, e mi è piaciuto molto, sia per la tematica che per lo stile in cui è scritto: una sorta di verbale redatto non si sa da chi (ma forse, a pensarci bene, dal Tribunale della Storia).
Riporto qui un brevissimo brano, proprio in base ai motivi originari che mi hanno portato a creare questo blog: annotare, appuntare tutto quello che, tra una lettura e l'altra non voglio dimenticare.
Nel brano, sostituendo l'ultima parola, "portoghesi", con la parola "siciliani", si capisce forse perché questo passaggio mi sia piaciuto così tanto. 

Buona lettura.

[...] spiegò il direttore, può sempre celebrare Camoes, che è il nostro grande poeta nazionale, e fare un riferimento al giorno della Razza, basta un riferimento perché i lettori capiscano. Mi scusi signor direttore, rispose con compunzione Pereira, ma senta, le voglio dire una cosa, noi in origine eravamo lusitani, poi abbiamo avuto i romani e i celti, poi abbiamo avuto gli arabi, che razza possiamo celebrare noi portoghesi?

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